Alcune vecchie lire possono valere molto più di quanto pensi. Scopri quali monete e banconote italiane sono oggi ricercate dai collezionisti
Magari è successo anche a te: stai riordinando un vecchio mobile della nonna, apri un cassetto e spunta fuori un pugno di lire impolverate. Lì per lì ci fai poco caso, le guardi con un mezzo sorriso, forse un po’ di nostalgia, e le rimetti dentro. Ebbene non potresti fare un errore più grande. Perché alcune di quelle lire, oggi, possono valere una cifra abbastanza interessante.
Come sappiamo, le lire sono uscite di scena nel 2002, con l’arrivo dell’euro, e da allora molti hanno pensato che fossero solo carta straccia o ferraglia da tenere per ricordo. E invece no. Alcuni esemplari sono diventati pezzi ricercati da intenditori, collezionisti accaniti e appassionati di storia monetaria. Ma non serve essere un esperto: anche una vecchia moneta trovata per caso può trasformarsi in un piccolo tesoro.
Le monete da non sottovalutare
Partiamo dalle monete. Tra le più ambite c’è la 500 lire d’argento con le tre caravelle. Se il verso delle navi è rivolto nella direzione “sbagliata” (cioè verso sinistra), potresti avere per le mani una versione rara, che nei mercatini può toccare anche i 1.000 euro. Occhio però: serve che sia in ottime condizioni, altrimenti il valore può crollare.
Un altro esemplare curioso è la 1 lira del 1946, una moneta che segna un passaggio storico importante: la nascita della Repubblica Italiana. Se poi è tenuta bene, con i bordi leggibili e nessuna ammaccatura, allora può attirare l’attenzione degli appassionati. Anche la 10 lire del 1954, quella con l’aratro, merita menzione. Alcune versioni hanno piccole differenze nei dettagli, e lì si apre un mondo. E che dire delle commemorative? C’è la 100 lire del 1990 dedicata all’Unità d’Italia, per esempio. A vederla sembra una moneta qualunque, ma se tenuta come si deve, magari in una custodia rigida, può arrivare a valere anche 80-100 euro.
Le banconote che possono valere molto
Passando alla carta, il discorso si fa ancora più interessante. Alcune banconote vecchie, soprattutto se rare o con errori di stampa, valgono molto più del loro facciale. Un esempio classico? La 1.000 lire con Marco Polo che ha il numero di serie stampato due volte. Non è uno scherzo: alcuni collezionisti sono disposti a pagare anche oltre 3.000 euro per un esemplare così. E poi ci sono le 100 lire del dopoguerra. Se ne trovi una in buone condizioni, magari con il volto della Minerva, vale la pena metterla un sito d’aste e guardare che succede.
Certo, bisogna saper distinguere le eccezioni. Non tutte le lire valgono, e anzi, la stragrande maggioranza non ha valore. Ma quelle giuste sì. E per capirlo ti conviene confrontare le tue con i cataloghi numismatici o, meglio ancora, chiedere a qualcuno del mestiere. Ce ne sono parecchi, basta cercare online o farsi un giro a una fiera del settore.
Cosa fare se hai una moneta o banconota di valore
Se ti accorgi di avere tra le mani un piccolo tesoro, non correre a svenderlo al primo che te lo chiede. Fai due conti e prima di ogni altra cosa, conserva bene monete e banconote. Usare bustine trasparenti e scatoline anti-umidità è la scelta più indicata. Poi decidi come muoverti: siti di aste online, gruppi Facebook, numismatici professionisti, mercatini della domenica. Ognuno ha il suo modo, c’è chi ama trattare a voce e chi preferisce spedire tutto con raccomandata e bonifico. Non c’è una regola fissa.
Le lire sono un pezzo della nostra storia, e anche se il loro tempo è finito, alcune vivono ancora una seconda vita tra collezionisti e appassionati. Quindi prima di buttare via le monete e le banconote vecchie che possiedi, dai loro un’occhiata più attenta. Non si sa mai: il prossimo tesoro dimenticato potrebbe essere proprio nel tuo cassetto.