Le tue orchidee stanno perdendo i fiori? Probabilmente stai sbagliando qualcosa nell’annaffiatura. Ecco tre errori comuni da evitare
Coltivare orchidee non è difficile, ma nemmeno una passeggiata. Sono piante che sembrano forti, con quei fiori eleganti e un po’ teatrali, ma sotto sotto hanno esigenze ben precise. Basta poco per farle appassire, soprattutto se l’irrigazione viene fatta con leggerezza o, peggio ancora, con quella convinzione di “tanto è solo acqua”. E invece no. Proprio lì casca l’asino. E spesso le radici. Vediamo quali sono tre errori che possono far appassire velocemente la tua orchidea.
Innaffi troppo o troppo poco
La prima cosa da capire è che le orchidee non vogliono una tabella di marcia. Ma devono essere osservate per bene, letteralmente. Tocca il terriccio, infila un dito nel vaso, senti se è umido. Se è asciutto, annaffi. Se è ancora bagnato, lascia stare. Osserva anche le foglie della tua orchidea. Se iniziano a perdere tono o sembrano stanche vuol dire che hanno bisogno di acqua. Infine non sottovalutare l’importanza del vaso che hai scelto per la tua orchidea. Un vaso senza i fori per il drenaggio, rischia di portare la tua pianta al marciume radicale. In pratica, l’acqua si stagna sotto le radici e prima o poi la tua orchidea finirà per marcire.
Usi acqua non adatta
Altro errore che però facciamo in tanti è usare l’acqua del rubinetto così com’è. Il cloro, i sali, i fluoruri, tutto ciò che per noi va bene, per loro è un veleno sottile. In alternativa puoi raccogliere ed usare l’acqua piovana. Oppure potresti lasciar riposare quella del rubinetto 24 ore in una brocca aperta e poi versarla nel terriccio. Oppure si può usare l’acqua del ferro da stiro, se non è profumata. Cose semplici, ma che fanno la differenza. Ogni tanto, inoltre, lava il vaso: un’innaffiata abbondante per “lavare via” i residui di sali. L’acqua deve uscire dai fori sotto.
Non capisci cosa vuole la tua orchidea
Le orchidee sanno comunicare il loro stato di salute . E lo fanno attraverso dei piccoli segnali che bisogna saper interpretare. Ad esempio trovare sula propria orchidea delle foglie molli, radici grigiastre, fiori che cadono prima del previsto, è un chiaro segnale che la tua orchidea ha qualcosa che non va. Inoltre devi trovarle il posto giusto. Una pianta sistemata vicino a una finestra prende più luce e calore, quindi si asciuga prima. Una in bagno, magari con umidità costante, ha ritmi diversi. Anche questo può aiutarti a capire quando innaffiare la tua orchidea. Fondamentalmente ogni orchidea ha bisogno di attenzioni specifiche. Non c’è un decalogo valido per tutte. Devi ascoltarla, o meglio osservarla meticolosamente e regolarti. Come con certe persone che non dicono mai apertamente cosa vogliono, ma se stai attento, lo capisci lo stesso.
Conclusione
In sintesi: non servono lauree in botanica. Basta un po’ di attenzione, qualche tentativo e il coraggio di cambiare metodo se qualcosa non va. Le orchidee, una volta che ci prendi la mano, diventano quasi imperiture. O perlomeno molto meno capricciose di quanto sembrano. E se proprio non riesci a farle rifiorire può darsi che non sia colpa tua. Magari era una di quelle varietà che fioriscono una volta sola, così, per fare scena.