L’uso della cenere nell’orto divide: tradizione contadina o pasticcio evitabile? Pro e contro di un rimedio antico per chi coltiva pomodori
D’estate, quando i pomodori iniziano a prendere colore e a gonfiarsi lentamente, torna puntuale il dilemma: la cenere, la metto o no? Sembra che questo sia un rimedio antico. Un rimedio che usavano le nostre nonne e zie proprio per aiutare il loro orto. Ma oggi, tra blog, forum e video zeppi di slogan vagamente new age, la cosa si è fatta più spinosa. Funziona davvero questo rimedio?
La cenere funziona davvero?
La risposta è: dipende. La cenere di legna non trattata (quella vera, da camino o da stufa a legna, per intenderci) contiene potassio, calcio, un po’ di magnesio. Niente male, sulla carta. Il potassio aiuta i frutti a crescere bene, il calcio evita che si spacchino o marciscano, soprattutto nei pomodori più delicati. Ma c’è il rovescio della medaglia. La cenere è alcalina. Se ne metti troppa, il terreno cambia umore: da neutro passa a pH alto, e lì iniziano i guai. Alcune varietà di pomodori iniziano a rallentare, si ingrigiscono, smettono di produrre. Quindi il dubbio rimane.
L’orto non è una formula chimica, è un equilibrio, a volte precario, sempre mutevole. La cenere, quindi, se proprio si deve, va usata con giudizio, non a secchiate. Perché il fatto che sia “naturale” non la rende innocua. Anche l’ortica è presente in natura, ma nessuno si sognerebbe di dormirci su. Un errore comune è pensare che tutto ciò che viene dal camino sia buono per l’orto. Ma se ci hai buttato dentro cartone, riviste patinate, plastica o legno verniciato, nono è più concime, è veleno per il tuo orto.
Come usare la cenere in modo sicuro
Se vuoi usare la cenere, mescolane una manciata nel terreno, prima di piantare. Meglio se il terreno è acido, così si bilancia. Evita di buttarla direttamente sulle foglie o sulle radici scoperte. E non farlo quando piove (la pioggia la porta via), né quando è troppo secco poiché seccherà ancora di più il terreno. Alcuni mischiano la cenere al compost, ma anche lì ne basta veramente poco.
Successivamente, innaffia bene dopo averla messa. Ovviamente senza esagerare C’è chi diluisce la cenere in acqua per fare una specie di concime liquido. Ma non è detto che funzioni. Come dicevamo all’inizio, l’orto è un campo di prove, e ogni stagione è diversa. Magari una volta può andare bene, la volta dopo invece no.
Attenzione agli eccessi
Un’altra tendenza di questi tempi è quella di usare qualsiasi scarto come concime. Cenere, fondi di caffè, bucce di banana, chi più ne ha più ne metta. Va bene sperimentare, ma con criterio. L’eccesso di potassio può bloccare l’assorbimento di altri minerali. Il risultato? Foglie strane, frutti piccoli, insomma niente di buono. Inoltre, non tutti i pomodori reagiscono uguale. I datterini magari reggono bene, i cuore di bue no. Il San Marzano potrebbe accusare il colpo. In sintesi? Sì, la cenere può essere utile, ma non fa miracoli. E soprattutto, non sostituisce un terreno curato e ben nutrito.